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Decreto rilancio e i bonus economici per ripartire
Decreto Rilancio: prospettiva di ripresa economica e sociale
Il consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto “decreto rilancio” – ex “decreto aprile”.
Un d.l. che prevede lo stanziamento di 55 miliardi di euro per aiutare famiglie, imprese, lavoratori, la sanità e la Protezione Civile.Il decreto prevede 25,6 miliardi di euro per finanziare i bonus per i lavoratori autonomi e la proroga di nove settimane della cassa integrazione.
Il bonus da 600 euro riservato agli autonomi aventi diritto, arriverà in modo automatico e potrà salire fino a 1.000 euro. Per le imprese sono stati stanziati 16 miliardi di euro, la rata dell’IRAP di giugno verrà eliminata e per tutte le aziende con un fatturato fino a 250 milioni saranno tagliati ben 4 miliardi di tasse.
Per gli alberghi e gli stabilimenti balneari sarà eliminata anche la prima rata dell’IMU. Bar e ristoranti non dovranno pagare il canone per l’occupazione del suolo pubblico (la Cosap).
Inoltre, il Governo del Premier Conte destinerà un miliardo e 150 milioni di euro al sostentamento della filiera agricola .
Per il settore della la sanità, il Decreto Rilancio prevede ulteriori 3,25 miliardi di euro destinati all’assunzione di 9.600 infermieri. Avremo, inoltre, un aumento del 115 per cento dei posti in terapia intensiva arrivando così ad oltre 11.000 posti.
Ci saranno anche incentivi per il personale sanitario pari a 190 milioni di euro.
Per la scuola, saranno stanziati 1,45 miliardi di euro in due anni per garantire a tutti il rientro in piena sicurezza a settembre, la digitalizzazione, gli esami di maturità in presenza in sicurezza. Verranno anche assunti 16mila nuovi insegnanti e saranno previsti 1,4 miliardi di euro per il sistema universitario con l’assunzione di 4,000 ricercatori.
Decreto e aiuti alle famiglie
Sono previsti anche aiuti per le famiglie. Quelle con ISEE inferiore a 40mila euro confermando il tax credit sulle vacanze.
Il bonus baby sitter sarà raddoppiato per chi non lo ha ancora utilizzato. Il bonus passa, quindi, da 600 euro a 1.200 per tutta la durata del 2020.
Lo strumento potrà essere usato anche per pagare centri infanzia e centri estivi che, grazie a un fondo di 150 milioni di euro, il governo sta allestendo in collaborazione con l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani).
Sono previsti, in ultima analisi, un fondo per le persone non autosufficienti pari a 90 milioni di euro e congedi parentali fino a 30 giorni nel settore privato.
Resta ancora viva l’esigenza di mantenere i trasferimenti interregionali limitati e controllati. Il decreto Rilancio è un passo di gran valore poiché getta le basi per la ripartenza e la ripresa dell’economia nel nostro Paese.
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