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Con La Cessione Del Credito Ottieni Liquidità Immediata Per La Tua Azienda

Cessione del credito

Premessa

Con la cessione del credito, un’azienda o impresa creditrice può trasferire il suo diritto di credito ad un terzo soggetto. Vediamo come funziona più da vicino. Oggi, in quest’articolo, parliamo di uno strumento sicuro e veloce per incassare le proprie fatture emesse e trasformarle in liquidità immediata. Negli ultimi tempi la cessione trova sempre più diffusione, in particolar modo, nei rapporti tra le aziende, basti pensare al contratto di “cessione del crediti pro solutoanalizzato nel dettaglio in un altro articolo del nostro blog.

Vediamo meglio, di seguito, quali sono i meccanismi della cessione dei crediti partendo dalla domanda più semplice.

Cos’è la cessione del credito?

La cessione del credito è a tutti gli effetti un contratto in cui sono presenti tre attori principali:
– il cedente (creditore) che cede i propri crediti maturati presso la pubblica amministrazione
– il cessionario che acquisisce il credito (proselito o prosolvendo)
– il ceduto, ovverosia il debitore che è e resta del tutto estraneo all’accordo di cessione del credito.

Come avviene la cessione del credito?

I crediti possono essere ceduti a fronte di un corrispettivo economico e gratuitamente.
Il contratto è chiaramente a titolo oneroso quando il cessionario corrisponde favore del creditore corrispettivo; parliamo in questo caso di soldi oppure merci. Si parla, invece, titolo gratuito quando, non è prepresente nessuna tipologia di corrispettivo: una vera e propria “donazione del credito“.

Cosa succede quando il debitore non paga?

Per riprendere correttamente a questa domanda, è necessario distinguere due tipologie di varianti:pro solvendo“ e “pro soluto“.Nel primo caso il cedente garantisce l’esistenza del credito e la relativa solvenza: in pratica ne garantisce la reale e concreta adempienza. Nel caso della cessione pro soluto, invece, il cedente è liberato sempre, anche nell’eventualità in cui il debitore non paghi. Per approfondimenti leggi: Pro soluto e pro solvendo: perché ne sentiamo parlare?