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Fattura PA Agenzia Delle Entrate

Fattura PA: come fare per compilare una fattura PA

Fattura PA – La fatturazione elettronica PA è riferita alla nuova fattura elettronica nei confronti della Pubblica Amministrazione.

Fatturazione B2G
La fattura PA è il tipo di fatturazione che un privato deve effettuare verso la pubblica amministrazione e si può anche definire con la sigla B2G che in inglese vuol dire Business to Government. La fattura rappresenta il primo passo concreto da parte dello stato italiano per controllare e limitare i danni dell’evasione fiscale. In Italia la fattura elettronica nel settore pubblico è ormai obbligatoria da 2015 mentre per tutti glia laltri soggetti passivi di IVA lo è diventata dal 1° gennaio 2019.

Fattura PA: come si emette?

La fatturaPA consiste in un file con estensione “.xml” che va compilato e mandato al Sistema Di Interscambio che ne controllerà la corretta compilazione e, dopo averne accertato la corretta emissione, lo recapiterà alla Pubblica Amministrazione. I passaggi da seguire per emettere una fattura p a sono semplici, basterà compilare la fattura con tutti i dettagli quali data, numero di fattura, committente e destinazione e successivamente inserire il codice identificativo univoco Ufficio PA che serve ad identificare l’ente a cui si vuole inviare la Fattura elettronica.

Come fare per compilare una fattura PA? Esistono due modi per compilare la fattura pa, il primo è utilizzare un buon software abilitato, il secondo metodo prevede il passaggio tramite il sito dell’Agenzia delle entrate. Per accedere alla compilazione tramite sito dell’agenzia delle entrate serve o il codice SPID, o credenziali Entratel – Fisconline o tramite la CNS(/dizionario/carta-nazionale-servizi-cns) abilitata dall’Agenzia delle Entrate.

Differenza tra la fatturazione PA, B2B e B2C

Inviare una fattura PA

Per validare e garantire l’autenticità di una fattura è necessaria la firma elettronica così da poter identificare l’emittente e rendere tale documento immutabile. Una volta validata, la fattura PA è pronta per essere inviata all’ente scelto attraverso il Sistema di Interscambio.

Dovrà quindi essere caricata in formato .xml o .zip (nel caso vengano inviate più fatture insieme, max 10) tramite uno dei canali accreditati Web Service (per esempio Debitoor) o FTP (file transfer protocol) sul Sistema di Interscambio. Una volta caricata la FatturaPA il SdI invierà, a seconda se la fattura elettronica è stata correttamente compilata o meno, una ricevuta di accettazione o una di scarto.

Codice CIG e CUP fattura PA. Per agevolare e garantire la tracciabilità dei pagamenti esistono vari codici che servono per specificare le diverse casistiche di incarichi per la PA; tali codici vanno inseriti in fase di compilazione della stessa. Il Codice di Identificativo Gara ( CIG ) identifica la gara di appalto, mentre il Codice Unico Progetto (CUP) identifia il progetto per il quale si sta emettendo la fattura. Nel modello di fattura PA vi sono due caselle designate alla compilazione di questi codici, ma nel caso questi codici non fossero comunicati dall’ente committente, in queste caselle andrà inserito uno 0.

Split payment fattura PA

La fattura elettronica verso la Pubblica Amministrazione è soggetta all’obbligo di split payment, un tipo di esigibilità IVA che va a modificare chi è responsabile del versamento di quest’ultima all’erario. Nella fattura split payment il totale da pagare sarà con IVA esclusa, poiché chi emette fattura non incassa l’IVA ma la PA si occupa direttamente di saldare il debito verso lo stato e quindi di contribuire al versamento al posto dell’emissario.

Fattura PA vs fattura elettronica verso privati. Quali sono gli elementi in comune tra fattura PA e fattura verso i privati?

  • il formato XML
  • l’obbligo di invio attraverso il Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate
  • la necessità di indicare un codice (o indirizzo PEC nel caso di fatturazione verso privati) affinché la fattura venga correttamente recapitata al destinatario
  • l’obbligo di riportare il riferimento legislativo all’esenzione IVA nel caso in cui si indichino una o più linee allo 0%
  • l’indicazione dei documenti correllati, con l’unica differenza che questo è un campo obbligatorio per la fattura ma non per la fattura elettronica verso privati

Le differenze in fase di consegna

Perchè una fattura PA si consideri emessa, è necessario che venga accettata dalla Pubblica Amministrazione destinataria entro 15 giorni dalla ricezione del documento o, nel caso in cui non vi sia risposta dalla Pubblica Amministrazione, che il periodo di 15 giorni sia trascorso (decorrenza termini).

In questo senso la fattura elettronica verso privati (altre aziende o titolari di partita IVA o privati) ha un passo in meno, poichè non è necessaria alcuna accettazione del documento ma l’avvenuta consegna o la ricevuta di impossibilità di consegna (e dunque il superamento dei controlli del Sistema di Interscambio) determinano l’avvenuta emissione fiscale.  Scopri le caratteristiche della cessione del credito pro soluto.