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Ministero Delle Finanze, Palazzo Storico.

Ministero delle finanze

La storia del Ministero delle Finanze è caratterizzata dalle continue fusioni e divisioni che lo hanno coinvolto fin dal 1877.  Nel 1922 Tesoro e Finanze vennero accorpati in un’unica struttura. Nell’immediato dopoguerra del 1947 il “sistema della programmazione economica” venne istituzionalizzato come Ministero del Bilancio, in quanto Ministero senza portafoglio, guidato da Luigi Einaudi. Nel 1967, il Ministero viene denominato Ministero del Bilancio e della Programmazione Economica, ministero a cui si affiderà ogni competenza verifica di attuazione relativa agli schemi del programma economico nazionale.

Dopo il mancato successo della programmazione economica globale del ventennio ‘60 ‘70, nell’agosto 1978 alla programmazione economica venne affiancata anche la programmazione di bilancio. Alla fine degli anni novanta, per chiarire il ruolo del Ministero che oramai accorpava competenze sempre più complesse, nacque l’esigenza di adeguare il Paese alla realtà europea. Divenne così necessario creare un unico nucleo responsabile della politica economica.

Nell’aprile del 1997, si ebbe l’accorpamento del Ministero del Tesoro con quello del Bilancio e della Programmazione Economica con la razionalizzazione delle conseguenti strutture. Il neo Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica venne così riorganizzato in base ad un modello di tipologia dipartimentale.

Ritratto di Luigi Einaudi

Il nuovo millennio

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze meglio conosciuto oggi come MEF, nacque dalla combinazione dei ministeri già esistenti e venne istituito dal D.Lgs. 300/1999. Al Mef vennero riportate tutte le funzioni dei Ministeri del Tesoro, delle Finanze, e del Bilancio e programmazione economica, fatta esclusione per quelle funzioni attribuite agli enti locali, alle regioni e alle autonomie funzionali. Alle strutture dipartimentali già esistenti, quali: la Ragioneria Generale dello Stato e la Direzione Generale del Tesoro, ne sono state affiancate altre. Parliamo del Dipartimento delle Finanze e il Dipartimento dell’Amministrazione Generale, del Personale e dei Servizi. Le funzioni operative dell’amministrazione finanziaria sono state poi attribuite alle Agenzie Fiscali.

Il Ministero dell’economia e delle finanze, divenuto operativo nel 2001, si articolava in 5 dipartimenti:

  • 1. Dipartimento del tesoro;
  • 2. Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale e dei servizi del tesoro;
  • 3. Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato;
  • 4. Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione;
  • 5. Dipartimento per le politiche fiscali.

I primi 4 dipartimenti furono ereditati dal ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. A differenza del quinto che rappresentava l’unica struttura di dipartimento del ministero delle finanze. Con il d.lgs. 173/2003 venne riformata la disciplina organizzativa del dicastero. Successivamente alla riorganizzazione effettuata dal DPR 43/2008, il dicastero venne ulteriormente modificato e articolato in 4 dipartimenti:

  • 1. Dipartimento del tesoro;
  • 2. Dipartimento delle finanze;
  • 3. Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato;
  • 4. Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale e dei servizi.

Ed ancora, con il DPR 67/2013 si ebbe la successiva organizzazione

Logo del Ministero dell'economia e delle finanze

MEF: Ministero dell’Economia e delle Finanze

L’acronimo MEF si riferisce al Ministero dell’Economia e delle Finanze, uno degli organi nazionale del governo italiano facente sede a Roma. Tale istituzione ha, infatti, sia un compito amministrativo che di sovrintendenza. Il compito amministrativo consiste nel controllo delle entrate e delle spese pubbliche dello Stato. Mentre quello di sovrintendenza è rivolto al controllo e alla gestione della politica finanziaria e di bilancio del nostro Paese. Tali azioni del MEF di coordinamento e monitoraggio economico sono strettamente necessarie alla programmazione di eventuali investimenti pubblici.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze MEF ha come compito specifico quello di organizzare la gestione e la formazione del bilancio di Stato. In esso sono compresi la cura della programmazione economica e finanziaria, gli adempimenti di tesoreria e le relative verifiche di tali andamenti e flussi di cassa, la verifica e il coordinamento degli interventi per lo sviluppo economico territoriale, settoriale e delle politiche di coesione. Ai sensi dell’art. 56 del D.Lgs. 300/1999 con riferimento alla materia finanziaria, il MEF cura l’analisi del sistema fiscale e delle scelte correlate alle entrate erariali e tributarie in sede nazionale, comunitaria ed internazionale, nonché alle attività di coordinamento.

Negli ultimi anni il MEF a seguito della inevitabile e tanto necessaria digitalizzazione, ha adeguato e strutturato i suoi servizi alla fruizione digitale da parte dei cittadini e delle imprese sia pubbliche che private. Nel 2012 infatti il Ministero delle Finanze realizza la piattaforma MEF; uno strumento digitale con lo scopo di agevolare le imprese e i cittadini rendendo più veloce la ricerca e la mobilità dei dati.  

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