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Cessione del credito ultime notizie e proposte in corso
Cessione del credito ultime notizie e proposte in corso per risolvere una fase di stallo che sembrerebbe essere definitiva. Allo stato attuale, per quanto concerne strettamente il SuperBonus 110, sembra siano del tutto terminati i fondi. banche e istituti, inoltre, non stanno acquistando i crediti. Cosa sta succedendo? La prima conseguenza è che, con molta probabilità, molti lavori di edilizia già avviati e già finanziati, resteranno incompiuti. Il primo problema ormai noto è il seguente: il valore delle risorse che sono stata messe a disposizione è stato superato. Ora, come si esce fuori da questa problematica? Soprattutto, se ne può davvero uscire? Con l’esaurimento dei fondi del Superbonus 110, nasce anche un altro problema. Gli istituti di credito impongono lo stop: c’è il rischio reale che si debbano restituire i soldi?
Il Superbonus 110% e la cessione del credito
Il rapporto tra bonus edilizi e cessione del credito non è stato mai semplice, sin dall’inizio della normativa. Certo è che grazie a questa “coppia”, il settore dell’edilizia in generale ha ricevuto una scossa davvero importante, un vero e proprio terremoto lavorativo. Consideriamo che i numeri registrati sono davvero alti. Possiamo anche affermare, senza ombra di dubbio, che il bonus ha superato ogni più rosea aspettativa.
Aggiungiamo un altro aspetto importante. Il Superbonus può però essere richiesto ancora fino al 30 giugno 2022, con una proroga al 31 dicembre per gli interventi svolti su edifici monofamiliari che, al 30 settembre, saranno completati almeno al 30%. Significa che, per garantire le detrazioni sulle future domande, la misura andrebbe rifinanziata
Ed è il motivo che ha probabilmente ispirato le modifiche arrivate dal Sostegni-ter e che al momento dovrebbero terminare con la conversione in legge (entro il 16 luglio 2022) del Decreto Legge n. 50/2022 (Decreto Aiuti), sulla quale si prevedono aspri scontri tra un Governo che vuole limitare l’utilizzo della misura e un Parlamento prodigo di buoni propositi che al momento non sono riusciti ad incidere sulla conversione dei vari provvedimenti emergenziali pubblicati in questo 2022.
Scatta l’allarme per lo stop
Con i fondi del Superbonus 110% già terminati da tempo, coloro che avevano programmato di fare richiesta entro il termine ultimo del 30 giugno dovranno rivedere i propri piani. Il punto, però, è un altro. Questo è il cosiddetto male minore. La vera preoccupazione nasce da un altro aspetto. Cosa accade a chi ha già avviato tutte le pratiche e firmato i contratti con le imprese edili? Cosa accade ora che bloccano i lavori? Ma gli interrogativi non terminano qui. Cosa potrebbe accadere a chi ha già usufruito in parte delle agevolazioni per interventi di riqualificazione? In teoria accade che i cantieri bloccano i lavori. Rischiamo di restituire anche il soldi?
Il quadro già complicato dei bonus edilizi si è ingarbugliata ancora di più negli ultimi giorni dopo che l’ultimo report di Enea ha rilevato come le detrazioni del Superbonus 110% già concesse abbiano sforato le risorse messe a disposizione dal governo per la misura: per i 172.450 interventi edilizi in corso, aggiornati al 31 maggio, sono stati spesi 33,7 miliardi di euro a fronte di 33,3 miliardi stanziati (qui abbiamo riportato lo studio Enea nel dettaglio delineando cosa potrebbe succedere con l’esaurimento dei fondi del Superbonus).
La rilevazione resa nota dall’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente, ha scatenato l’allarme nel settore edilizio, con la reazione a catena da parte degli istituti di credito. A rischiare in questa situazione sono i soggetti che hanno iniziato i lavori di efficientamento energetico senza attivare clausola che vincoli l’avvio dei cantieri all’acquisto del credito da parte dell’istituto di credito.
A quel punto il rischio più che concreto è che le imprese edili decidano legittimamente di fermare gli interventi e di smantellare il cantiere. Ma i soggetti che hanno già incassato parte del credito potrebbero vedersi arrivare la richiesta di restituzione dell’importo erogato da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Cessione del credito ultime notizie: urgono ora soluzioni efficaci. Soluzioni in grado di salvaguardare l’intera filiera delle costruzioni. Un settore che rischia, ora, di vedere vanificati i benefici ottenuti grazie al meccanismo dei bonus.